Alla Civica Scuola di Interpreti e Traduttori ci tengono un sacco agli accenti. Ma proprio in tutte le situazioni. (Grazie a Veronica per la segnalazione)
Un breve promemoria sugli accenti a fine parola, per gentile concessione dell’Enciclopedia Treccani:
- Sillaba finale in -a, -i, -o, -u: l’accento grafico è sempre grave, o perché la lettera si pronuncia sempre aperta (es. -o), o perché non c’è distinzione fra aperta e chiusa (es. -a, -i, -u);
- Sillaba finale in -e: l’accento grafico è grave nella maggior parte dei casi perché la pronuncia è aperta. È invece acuto quando la vocale si pronuncia chiusa, come nei composti di che (es. perché, poiché, affinché, …), nei composti di tre (es. trentatré, ventitré, …), nella 3°p.s. del passato remoto di alcuni verbi in -ere (es. poté, ripeté, …) e in alcuni altri casi (es. sé, né, viceré, …)